Salve community, nelle scorse ore è stato scoperto che, da almeno cinque mesi, Spotify manifesta uno strano comportamento legato all’utilizzo dei dispositivi di archiviazione dei PC. Il software di streaming musicale più famoso del mondo scriverebbe tonnellate di dati inutili sugli Hard Disk o SSD, questo compromette la durata di tali dispositivi. Questo strano comportamento accade su tutti i sistemi operativi (Windows, Mac e Linux) e sansa una spiegazione comprensibile.
Molti non sanno che la vita di un Hard Disk o SSD è altamente condizionata dal suo utilizzo nel memorizzare i dati. Ars Technica ha effettuato vari test, confermando il funzionamento anomalo, in esecuzione i dati inscritti supera i 700 GB al giorno. Questo è dovuto ad uno o più file database, tra cui “mercury.db” ed l’unica soluzione, oltre alla rimozione del software, è l’aggiornamento che attualmente non esiste.
Gli SSD sono composti da celle che hanno un numero limitato di (TBW) byte scrivibili prima della sua “morte”. Con un TBW medio (75) scrivendo 20 GB/giorno, il disco durerà almeno 10 anni, ma con 700 GB/giorno, la vita del disco si ridurrà a meno di 4 mesi. Quindi occhio alla salute del vostro disco!